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19feb 2018

CREDITO D’IMPOSTA IN R&S: riconosciuto per i soggetti italiani che svolgono attività per i committenti esteri

Analogamente a quanto avviene per l’impresa che effettua investimenti in proprio, il soggetto commissionario residente che esegue le attività su commessa estera deve verificare che le attività di R&S oggetto del contratto rientrino tra quelle eleggibili e che la spesa complessiva per investimenti in R&S sostenuta nel periodo di imposta sia pari almeno a € 30.000,00. Non assume rilievo il corrispettivo contrattuale pattuito con il committente estero, ma la somma delle singole voci di spesa, analiticamente documentate appartenenti alle varie categorie di costi ammissibili.

Affinché possa operare l’estensione ai centri di ricerca commissionari italiani, è necessario che il committente estero sia residente o localizzato in Stati membri dell’Ue, in Stati aderenti all’accordo sullo Spazio economico europeo ovvero in Stati compresi nell’elenco di cui al decreto del Ministero delle Finanze 4 settembre 1996.

La disposizione si applica non solo nell’ipotesi in cui le spese agevolabili siano sostenute dal soggetto residente per l’esecuzione ma anche nell’ipotesi in cui il contratto stipulato con una parte correlata (es. tra la società capogruppo estera e la società controllata italiana).

16feb 2018

NUOVA SABATINI: ancora fondi disponibili

Ancora fondi disponibili dal Ministero dello Sviluppo Economico, pari a circa € 376.214.220, per la Nuova Sabatini.

Si ricorda che lo strumento agevolativo è finalizzato ad accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese a favore delle PMI. La misura rimarrà aperta fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

14feb 2018

REGIONE MARCHE: esaurito il plafond di risorse per il Piceno a valere sul bando “Aree di crisi”

Con DDPF n. 34/ACF del 13/02/2018, a seguito dell’esaurimento delle risorse assegnate, è stato chiuso l’intervento relativo ai progetti di impresa localizzati nell’Area di crisi della provincia di Ascoli Piceno

Le domande di agevolazione, inoltrate a far data dal giorno successivo all'adozione del sopra citato DDPF 34/ACF/2018, verranno considerate irricevibili.

I progetti pervenuti, ma non istruiti per esaurimento delle risorse, potranno essere valutati ed eventualmente ammessi a finanziamento attraverso l’utilizzo di economie di gestione o dall'assegnazione di nuove risorse.

14feb 2018

REGIONE MARCHE: avviso pubblico per la concessione di incentivi per la “creazione di impresa”

La Regione Marche stanzia risorse per € 6.000.000,00, distribuite sul territorio regionale in quote provinciali, per il sostegno alla creazione di nuove imprese finalizzate a favorire l’occupazione.

I soggetti che possono presentare domanda di contributo, tra i vari requisiti, devono essere iscritti come disoccupati, ai sensi del D.lgs 150/2016, presso i Centri per l’Impiego, l’Orientamento e la Formazione (CIOF). Ciascun soggetto può presentare una sola domanda di partecipazione e non può essere coinvolto in più progetti di nuova impresa.

Saranno finanziate le nuove imprese, gli Studi Professionali, Singoli e/o Associati e/o dei Liberi professionisti, aventi sede legale e/o operativa nel territorio della regione Marche che si costituiscono dopo la pubblicazione del presente Avviso Pubblico sul BURM e successivamente alla presentazione della domanda di contributo da parte del richiedente.

I contributi sono concessi per un importo fino a € 30.000,00 e le domande potranno essere presentate fino al 9 aprile 2018.

13feb 2018

CREDITO D’IMPOSTA R&S: escluse le modifiche non significative

Il Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) con la circolare n. 59990 dello scorso 9 febbraio, ha fornito alcuni importanti indicazioni di carattere sistematico riguardanti le attività di sviluppo di software, e la relativa documentazione di supporto, al fine di chiarire le ipotesi in cui esse sono ammissibili al credito d’imposta per la ricerca e sviluppo.

A tale proposito, viene chiarito che, affinché un progetto per lo sviluppo di un software venga classificato come R&S, la sua esecuzione deve dipendere da un progresso scientifico e/o tecnologico, e lo scopo del progetto deve essere la risoluzione di un problema scientifico o tecnologico su base sistematica. In questo senso, un progetto che abbia per oggetto il potenziamento, l’arricchimento o la modifica di un programma o di un sistema esistente può essere classificato come R&S se produce un avanzamento scientifico o tecnologico che si traduce in un aumento dello stock di conoscenza. In proposito, occorre precisare che le attività di sviluppo di tipo ricorrente o di routine non sono agevolabili, e che quindi l’utilizzo del software per una nuova applicazione o per un nuovo scopo non costituisce di per sé un avanzamento.

Tale distinzione tra attività di sviluppo e attività routinarie o ordinarie trova riscontro nella disciplina agevolativa, che considera ammissibili le attività collegate alla realizzazione di prodotti nuovi o significativamente migliorati, escludendo invece dal concetto di sviluppo sperimentale le attività che si sostanzino in modifiche non significative dei prodotti o dei processi esistenti.

La circolare ricorda inoltre che il credito d’imposta R&S non ricomprende automaticamente tutte le attività legate in senso ampio al processo innovativo di un’impresa, ma soltanto le attività ricollegabili a progetti che presentino un «apprezzabile o significativo elemento di novità per il mercato», la cui realizzazione non derivi dalla semplice utilizzazione dello stato delle conoscenze e delle tecnologie già disponibili.

Resta inoltre fermo che è necessario individuare il punto conclusivo della R&S, dato che il riconoscimento del credito d’imposta non può riguardare attività dell’impresa successive a quelle cosiddette pre-competitive. Il Mise ritiene che, nel caso di attività di sviluppo di software, la conclusione di tali attività pre-competitive possa identificarsi in linea generale con quelle attinenti al cosiddetto beta testing.