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08giu 2020

SUPER AMMORTAMENTO: consegna dei beni entro il 2020

C’è tempo fino al 31 dicembre 2020 per consegnare i beni materiali strumentali nuovi per fruire del super ammortamento 2019, ma a condizione che entro il 31 dicembre 2019 sia stato pagato il 20% del corrispettivo a titolo di acconto e l’ordine d’acquisto sia stato formalmente accettato.

È quanto previsto dal Decreto Rilancio, che sposta dal 30 giugno al 31 dicembre 2020 la scadenza prevista dal decreto Crescita per consegnare i beni oggetto di investimento tra il 1° aprile e il 31 dicembre 2019 ai fini della fruizione della maggiorazione figurativa di costo del 30% valida solo ai fini della deduzione IRES delle quote di ammortamento e dei canoni di leasing.

In considerazione della contingenza emergenziale da Covid-19, l’articolo 50 del decreto Rilancio (D.L. n. 34/2020), dispone che il termine del 30 giugno 2020, entro il quale è necessario che avvenga la consegna dei beni materiali strumentali nuovi per poter beneficiare del super ammortamento (30% di maggiorazione figurativa del costo di acquisizione), è differito al 31 dicembre 2020.

05giu 2020

REGIONE MARCHE: pubblicato il bando per la concessione dei contributi alle imprese commerciali

La Regione Marche ha pubblicato il bando per la concessione dei contributi a fondo perduto a favore delle imprese commerciali.

Il presente intervento mira alla realizzazione di progetti relativi alla riqualificazione e alla valorizzazione commerciale di aree, vie o piazze, con particolare riguardo ai centri storici e privilegiando l’attivazione da parte dei giovani di nuovi esercizi commerciali nonché le attività che hanno sospeso anche temporaneamente a causa del Covid-19.

I soggetti beneficiari sono le micro, piccole e medie imprese commerciali di vendita al dettaglio, di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande già esistenti.

Sono riconosciuti contributi pari al 20% della spesa riconosciuta ammissibile.

Le domande potranno essere inviate fino al 6 luglio 2020.

05giu 2020

COVID: bando da 122 milioni di euro per la R&S

Risorse complessive per 122 milioni di euro su cinque inviti emanati nell’ambito del programma europeo Horizon 2020, volte a finanziare azioni di ricerca e sviluppo, innovazione e coordinamento a livello europeo su tematiche legate alla pandemia:

- Impatti comportamentali, sociali ed economici della risposta alle epidemie (20 mln di euro): le proposte dovranno concentrarsi sugli insegnamenti tratti dall’esperienza Covid-19;

- Tecnologie mediche e intelligenza artificiale (56 mln di euro): finanzia azioni di innovazione per supportare soluzioni vicine al mercato in ambito Covid-19;

- Creazione di gruppi paneuropei in relazione al Covid-19 (20 mln di euro): le proposte presentate sono chiamate a creare o rafforzare gruppi su larga scala per far avanzare rapidamente le conoscenze sul controllo dell’infezione Covid-19, con lo scopo di sviluppare raccomandazioni per un’efficace prevenzione della diffusione dell’epidemia;

- Collegamento in rete di gruppi europei esistenti rilevanti per Covid-19 ( 3 mln di euro): le proposte nell’ambito di questa azione di coordinamento e sostegno sosterranno il collegamento in rete internazionale di gruppi esistenti, al fine di estrarre dati standardizzati su individui con Covid-19 e corrispondenti non infetti;

- Riqualificazione della produzione di forniture e attrezzature mediche vitali (23 mln di euro): questo invito mira alla riqualificazione della capacità di produzione per soddisfare le esigenze urgenti delle nostre società in termini di forniture e attrezzature mediche essenziali.

I potenziali beneficiari potranno richiedere contributi fino al 100% delle spese ammissibili, presentando domanda entro l’11 giugno 2020.

03giu 2020

ECONOMIA CIRCOLARE: credito d’imposta maggiorato

La maggiorazione del credito d’imposta dal 6 al 10% del credito d’imposta per ricerca e innovazione si applica alle attività che sono considerate di innovazione tecnologica e finalizzate al raggiungimento di obiettivi di innovazione digitale 4.0 o di transizione ecologica.

Innovazione digitale 4.0

Rientrano i lavori svolti nell’ambito di progetti relativi alla trasformazione dei processi aziendali attraverso l’integrazione e l’interconnessione dei fattori, interni ed esterni dell’azienda, rilevanti per la creazione del valore. Sono ammissibili anche soluzioni che consentano la pianificazione e la simulazione dei processi produttivi che aiutano a definire le traiettorie di processo e i parametri ottimali di lavorazione, a partire dalle caratteristiche delle macchine disponibili e dei prodotti da realizzare.

Transizione ecologica

Rientrano in questa categoria i lavori svolti nell’ambito di progetti relativi alla trasformazione dei processi aziendali secondo i principi dell’economia circolare. Identifica come ammissibili quelli legati alla progettazione di prodotti sostenibili che durino più a lungo e siano concepiti per essere riutilizzati, riparati o aggiornati per il recupero delle funzioni. Sono ammissibili anche i progetti relativi a prodotti che possono essere sottoposti a procedimenti di riciclo di alta qualità, in modo da ridurre l’impatto ambientale dei prodotti lungo il loro ciclo di vita.

Il decreto prevede, in caso di maggiorazione dell’aliquota del credito d’imposta,, nella relazione tecnica devono essere fornite specifiche informazioni sugli obiettivi di innovazione digitale 4.0 e/o di transizione ecologica perseguiti o implementati attraverso i progetti intrapresi.

29mag 2020

CREDITO D’IMPOSTA IN R&S: in arrivo nuove regole

Firmato il decreto attuativo del Piano transizione 4.0 previsto per il solo 2020 dall’articolo 1, commi 198-209, della legge 160/2019 che ha introdotto tre diversi crediti d’imposta, con natura volumetrica e con il riconoscimento di percentuali e tetti massimi diversi a seconda dell’area di attività svolta.

I tre crediti d’imposta sono così riepilogabili:

- in misura pari al 12% e nel limite di 3 milioni, per gli investimenti in ricerca e sviluppo;

- in misura pari al 6% e nel limite di 1,5 milioni di euro, per le attività di innovazione tecnologica. Tali attività sono identificabili sulla base del Manuale di Oslo dell’Ocse. Se le attività sono destinate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati per il raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0, il credito è riconosciuto in misura pari al 10%, sempre nel limite massimo di 1,5 milioni di euro;

- in misura pari al 6% e nel limite massimo di 1,5 milioni di euro, per le attività di design e ideazione estetica svolte dalle imprese operanti nei settori tessile e moda, calzaturiero, occhialeria, orafo, mobile e arredo e della ceramica per la concezione e realizzazione dei nuovi prodotti e campionari.