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08lug 2019

CREDITO D’IMPOSTA PMI: agevolazione a chi partecipa a fiere internazionali

Alle imprese esistenti alla data del 1° gennaio 2019 è riconosciuto, per il periodo d'imposta in corso alla data di entrata in vigore del presente decreto, un credito d'imposta nella misura del 30% delle spese sostenute per la partecipazione a manifestazioni fieristiche internazionali di settore.

Le fiere internazionali per le quali è riconosciuto il credito d’imposta potranno essere svolte sia in Italia che all’estero.

Il credito d’imposta può essere riconosciuto fino ad un limite massimo di 60.000 euro per le spese che in particolare riguardano:

- affitto di spazi espositivi,

- allestimento degli spazi medesimi,

- attività di pubblicità, promozione e comunicazione connesse alla partecipazione.

Entro sessanta giorni dall’entrata in vigore del presente decreto dovrà essere emanato un apposito decreto attuativo che chiarisca, tra le varie cose, anche le procedure per l’ammissione al beneficio.

Il credito d'imposta è riconosciuto fino all'esaurimento dell'importo massimo pari a 5 milioni di euro per l'anno 2020.

03lug 2019

VOUCHER INNOVATION MANAGER: ancora in stand by

Servirà ancora qualche mese prima che il meccanismo entrerà a pieno regime tra settembre e ottobre, con la presentazione delle domande per i contributi e per l’accesso al nuovo elenco, attraverso due piattaforme informatiche alle quali Invitalia sta già lavorando.

Il voucher consiste in un contributo a fondo perduto, per i periodi di imposta 2019 e 2020, per l’acquisto di «prestazioni consulenziali di natura specialistica finalizzate a sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitale attraverso le tecnologie abilitanti previste dal Piano nazionale impresa 4.0».

Il contributo, per le micro e piccole imprese, sarà pari al 50% dei costi sostenuti nel corso del periodo di imposta, entro il limite di 40mila euro. Per le medie imprese il contributo scenderà al 30%, con tetto a 25mila euro. In caso di adesione a un contratto di rete, il contributo sarà del 50%, con limite a 80mila euro.

Le risorse messe a disposizione sono complessivamente di 75 milioni di euro, ripartiti tra il 2019 e il 2021.

Saranno ammissibili, negli ambiti previsti dal decreto dello Sviluppo economico, spese di consulenza specialistica fornita da manager che siano iscritti in un elenco che potrà comprendere persone fisiche (come manager dell’innovazione già accreditati presso Unioncamere o presso associazioni di rappresentanza), società di consulenza, ma anche centri di trasferimento tecnologico e incubatori di start up innovative.

Nella domanda di ammissione al contributo l’impresa indicherà il nome dello specialista di cui intende avvalersi. Con l’avvertenza che saranno considerati ammissibili solo i contratti sottoscritti dopo la presentazione della domanda.

Il provvedimento del ministero fornisce lo schema generale, ma mancano ancora due provvedimenti uno su come iscriversi all’elenco e l’altro sui modelli da utilizzare per la presentazione delle domande di ammissione ai contributi.

02lug 2019

CREDITO D’IMPOSTA R&S: relazione tecnica dei progetti ammissibili

Tra le incisive modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2019 alla disciplina del credito d’imposta R&S rientra l’onere, a carico delle imprese, di un nuovo adempimento formale.

L’articolo 1, comma 70, lett. g), L. 145/2018 (c.d. Legge di Bilancio 2019) ha infatti introdotto il nuovo comma 11-bis dell’articolo 3 D.L. 145/2013, disponendo che, ai fini dei controlli successivi, le imprese beneficiarie del credito sono tenute a predisporre una relazione tecnica.

Il documento deve essere redatto:

- in caso di ricerca intra-muros, organizzata e svolta internamente all’impresa, a cura del responsabile aziendale delle attività o dal responsabile di singolo progetto o sotto-progetto e controfirmata dal rappresentante legale dell’impresa;

- in caso di ricerca extra-muros, commissionata a soggetti terzi, da parte del soggetto commissionario che esegue le attività di R&S, con la precisazione che anche nel caso di attività commissionate all’interno del gruppo all’adempimento deve comunque provvedere il soggetto commissionario.

La disposizione è entrata in vigore già a partire dal periodo d’imposta in corso al 31.12.2018.

L’attività di controllo del credito d’imposta si fonda infatti:

- sulla preventiva analisi dei contenuti delle attività di R&S svolte, ai fini della loro ammissibilità al beneficio;

- sulla verifica dell’effettività e dell’ammissibilità delle spese indicate dall’impresa, nonché della loro pertinenza e congruità.

L’Agenzia delle entrate, ai sensi dell’articolo 8, comma 2, D.M. 27.05.2015, può avvalersi del supporto del Mise per ricevere pareri tecnici in ordine sia alla qualificazione delle attività svolte dall’impresa, sia alla pertinenza e alla congruità delle spese sostenute.

Nell’identificazione delle attività di R&S deve aversi riguardo alle definizioni contenute nell’articolo 3, commi 4 e 5, D.L. 145/2013 convertito, con modificazioni, dalla L. 9/2014 e integralmente sostituito dall’articolo 1, comma 35, L. 190/2014, (c.d. Legge di Stabilità 2015):

- ricerca teorica o di base

- ricerca applicata o industriale

- sviluppo sperimentale.

I seguenti 5 criteri di qualificazione e classificazione contenuti nel Manuale di Frascati (edizione 8/10/2015) costituiscono pertanto in linea di principio fonte interpretativa di riferimento della disciplina agevolativa:

- criterio di novità;

- criterio di creatività;

- criterio di incertezza (tecnologica e finanziaria);

- criterio di sistematicità;

- criterio di trasferibilità e/o riproducibilità.

Per quanto riguarda il contenuto della relazione tecnica, essa deve illustrare:

- finalità

- contenuti

- risultati delle attività di R&S svolte in ciascun periodo d’imposta, in relazione ai progetti o ai sotto-progetti in corso di realizzazione.

Sul punto la circolare AdE 8/E/2019 precisa che dalla relazione tecnica devono risultare, a titolo esemplificativo:

- la descrizione del progetto o del sotto-progetto intrapreso,

- l’individuazione delle incertezze scientifiche o tecnologiche non superabili in base alle conoscenze e alla capacità che formano lo stato dell’arte del settore e per il cui superamento si è reso appunto necessario lo svolgimento dei lavori di R&S,

- in caso di innovazione di prodotto o processo, gli elementi rilevanti per la valutazione della novità,

- in caso di miglioramento significativo di prodotti e processi esistenti, gli elementi utili per la valutazione del grado di significatività dei miglioramenti apportati, ai fini della distinzione rispetto alle modifiche di routine o di normale sviluppo prodotto e ai fini della distinzione dei lavori R&S dalle ordinarie attività dell’impresa.

01lug 2019

DECRETO CRESCITA: super ammortamento al 130% anche nel 2019

Confermato il super ammortamento anche nel 2019. Il primo articolo del Decreto Crescita reintroduce dal 1° aprile 2019 il cd. super ammortamento al 130% prevedendo 2,5 milioni di euro come tetto agli investimenti complessivi effettuati dall'impresa al di sopra del quale il beneficio non spetta per la parte eccedente.

In particolare i fini delle imposte sui redditi, per i soggetti titolari di reddito d’impresa e per gli esercenti arti e professioni che effettuano investimenti in beni materiali strumentali nuovi

- dal 1° aprile 2019 al 31 dicembre 2019,

- o entro il 30 giugno 2020, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2019 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione, con esclusivo riferimento alla determinazione delle quote di ammortamento e dei canoni di locazione finanziaria, il costo di acquisizione è maggiorato del 30%.

Sono esclusi dall'agevolazione:

- i veicoli e gli altri mezzi di trasporto di cui all'art. 164 TUIR

- gli investimenti in beni materiali strumentali per i quali il DM 31 dicembre 1988 stabilisce coefficienti di ammortamento inferiori al 6,5%,

- gli investimenti in fabbricati e costruzioni,

- gli investimenti in beni di cui all'allegato n. 3 annesso alla Legge di bilancio 2016 .

28giu 2019

TRASFORMAZIONE DIGITALE: stanziati 100 milioni di euro

L’agevolazione vuole favorire la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle micro, piccole e medie imprese.

Le risorse complessivamente stanziate ammontano a 100 milioni di euro.

Il nuovo incentivo viene esteso a tutti quei soggetti che abbiano un fatturato di € 100.000,00 e che prevedono spese e costi ammissibili da un minimo di € 50.000,00.

La domanda potrà essere presentata anche in forma congiunta tra più imprese, fino ad un massimo di 10 partner. Potranno accedere agli incentivi le imprese con almeno due bilanci approvati e che operano in via prevalente/primaria nel settore manifatturiero e/o in quello dei servizi diretti alle imprese manifatturiere.

Lo strumento potrà contare su uno stanziamento complessivo di 100 milioni di euro, di cui 20 milioni di euro a fondo perduto e 80 milioni di euro nella forma di finanziamento agevolato.