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04apr 2022

COMMERCIANTI: domande per il contributo a fondo perduto dal 3 maggio

Con un plafond di 200 milioni di euro è stato istituito un fondo finalizzato alla concessione di aiuti in forma di contributo a fondo perduto a favore dei commercianti al dettaglio in particolare difficoltà.

L’accesso all’aiuto è riservato alle imprese che nel 2019 hanno maturato ricavi non superiori a 2 milioni di euro e che, nel 2021, hanno registrato una riduzione del fatturato non inferiore al 30% rispetto al 2019.

Il contributo è determinato applicando una percentuale pari alla differenza tra l’ammontare medio mensile dei ricavi del periodo d’imposta 2021 e l’ammontare medio mensile di quelli 2019.

Le domande di contributo potranno essere presentate a partire dal 3 maggio fino al 24 maggio 2022.

01apr 2022

AIUTI AL COMMERCIO: domande dal 3 maggio 2022

Dal 3 maggio, alle ore 12, aprono i termini per presentare domanda di accesso ai sostegni per il commercio al dettaglio. La finestra si chiuderà alla stessa ora del 24 maggio.

A disposizione ci sono 200 milioni del “Fondo per il rilancio delle attività economiche” e gli aiuti verranno concessi in forma di contributo a fondo perduto nell’ambito di un ampio ventaglio di settori, identificati con 15 Codici Ateco.

Il requisito di base per accedere all’agevolazione è presentare un volume di ricavi riferito al 2019 non superiore a 2 milioni e una riduzione del fatturato nel 2021 non inferiore al 30% rispetto al 2019.

L’ammontare del contributo è differenziato in tre fasce, commisurate ad una percentuale variabile pari alla differenza tra l’ammontare medio mensile dei ricavi relativi al periodo d’imposta 2021 e l’ammontare medio mensile dei medesimi ricavi riferiti al periodo d'imposta 2019. La fascia più generosa prevede il 60% della perdita per i soggetti con ricavi 2019 non superiori a 400 mila euro; si scende al 50% della perdita per ricavi 2019 superiori a 400mila euro e fino a 1 milione di euro ed infine 40 % della perdita per ricavi superiori a 1 milione e fino a 2 milioni.

L’ordine temporale di presentazione delle istanze non determina alcun vantaggio né penalizzazione. Non è un «click day». Se le risorse non risulteranno sufficienti in rapporto alle domande ammissibili, il ministero dello Sviluppo ridurrà in modo proporzionale il contributo, tenendo conto delle diverse fasce di ricavi.

Ogni impresa potrà presentare un’unica domanda ed esclusivamente online attraverso la procedura informatica resa disponibile sul sito del ministero. L’accesso sarà possibile solo, tramite la Carta nazionale dei servizi, ai soggetti rappresentanti legali.

31mar 2022

IMPRESE FEMMINILI: domande dalle ore 10 del 19 maggio

Dalle ore 10 del 19 maggio aprirà lo sportello di accesso al Fondo Impresa femminile per le nuove imprese, slitta alle ore 10 del 7 giugno 2022 l’apertura riservata invece alle imprese costituite da oltre 12 mesi. L’accesso ai fondi avviene con procedura valutativa a sportello.

Possono presentare domanda le imprese a prevalente partecipazione femminile, quali società cooperative con almeno il 60% della compagine sociale formata da donne, società di capitali di cui i due terzi delle quote di partecipazione e i due terzi degli organi di amministrazione siano controllate da donne, imprese individuali aventi come titolare una donna e lavoratrici autonome, incluse le libere professionisti iscritte agli Ordini professionali ed esercenti una delle professioni non organizzate in Ordini o Collegi di cui all’articolo 1, comma 2, della legge 4/2013.

Le imprese possono essere già costituite al momento della presentazione della domanda o di nuova costituzione, avvenuta da meno di 12 mesi antecedenti alla agevolazione. Possono accedere anche le persone fisiche, presentando un’idea d’impresa e impegnandosi a formalizzare la società solo a esito positivo della valutazione.

Per le nuove imprese, le agevolazioni sono concesse come contributo a fondo perduto per un importo massimo pari all’80% delle spese ammissibili. Per le imprese con più di 12 mesi, è previsto un mix di contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato che copre fino all’80% delle spese ammissibili, con alcune distinzioni per le imprese con oltre 36 mesi di età.

La domanda dovrà essere accompagnata da un programma di spesa. Per le imprese costituite da più di 36 mesi devono essere evidenziati gli elementi utili alla quantificazione delle esigenze di capitale circolante. La domanda dovrà contenere il progetto imprenditoriale, il profilo dell’impresa femminile richiedente, la descrizione dell’attività proposta, l’analisi del mercato di riferimento e le relative strategie, gli aspetti tecnico-produttivi e organizzativi e quelli economico-finanziari.

Per l’avvio di nuove imprese femminili, la compilazione della domanda è possibile dalle ore 10 del 5 maggio mentre la presentazione avverrà dalle ore 10 del 19 maggio. Per lo sviluppo di imprese femminili già costituite, la compilazione della domanda è possibile dalle ore 10 del 24 maggio, con presentazione a partire dalle ore 10 del 7 giugno. Le domande devono essere presentate attraverso il portale telematico di Invitalia.

30mar 2022

INDUSTRIA CONCIARIA: per l’accesso al contributo è necessario raggiungere un punteggio minimo

Il bando per accedere ai contributi per l’industria conciaria è a sportello e con punteggio minimo di accesso.

Per ottenere i contributi a fondo perduto fino al 50% delle spese, le imprese devono superare il punteggio minimo di 50 punti.

Le risorse disponibili ammontano a 10 milioni di euro per l'anno 2021 e saranno gestite dal ministero e dall'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa Spa – Invitalia. Sarà un successivo decreto a determinare la date di invio delle domande, gli schemi per la presentazione e i documenti da allegare, mentre le singole Regioni sono chiamate a individuare i distretti conciari ammissibili.

A godere dell’aiuto sono le imprese facenti parte di un distretto conciario localizzato nel territorio nazionale, regolarmente costituite, iscritte e attive nel Registro delle imprese. Ciascun soggetto può presentare una sola domanda di agevolazione.

I progetti, per essere ammissibili, devono prevedere iniziative che permettano di accrescere la competitività delle imprese proponenti e portino ricadute positive sul distretto di appartenenza. La finalità principale è quella di elevare il grado di innovazione e sostenibilità di ogni impresa beneficiaria delle agevolazioni, riducendo l'impatto ambientale.

Le spese ammissibili comprendono l'acquisto di beni immobili e opere murarie connesse, l'acquisto di macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica, beni immateriali come licenze software e formazione del personale. Sul fronte della R&S, sono ammesse le spese per personale, strumenti e attrezzature, contratti di ricerca e consulenze.

L'ammontare complessivo della spesa sostenuta per ogni singolo progetto deve essere compreso tra 50mila e 200mila euro. Il limite può salire a 500mila euro nel caso di progetti integrati.

29mar 2022

CONTRATTI DI SVILUPPO: domande dall’11 aprile

Con due decreti del Ministero dello Sviluppo economico, partono dall’11 aprile i nuovi contributi alle imprese erogati tramite contratti di sviluppo: le risorse disponibili sono complessivamente oltre 3 miliardi di euro, di cui quasi due miliardi finanziati con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Il primo decreto (bando da un miliardo) rende attuativo l’investimento 5.1 del PNRR, “Rinnovabili e batterie“, (Misura M2C2) finanziando progetti per il fotovoltaico (400 milioni), eolico (100 milioni) e batterie (500 milioni). Domande dall’11 aprile all’11 luglio.

Il secondo decreto (bando da 750 milioni) rende attuativo l’investimento 5.2 del PNRR, “Competitività e resilienza delle filiere produttive” (Misura M1C2), riservato alle aziende dei settori automotive, design, moda e arredo, microelettronica e semiconduttori, metallo ed elettromeccanica (60% del plafond), chimica-farmaceutica e agroindustria. Le domande si presentano dall’11 aprile con erogazione a sportello.

I contratti di sviluppo offrono finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto.

Le domande potranno essere presentate tramite il portale Invitalia, che valuterà i progetti di investimento anche in base ai nuovi requisiti UE di sostenibilità.