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26nov 2021

IMPRESE AGRICOLE: contributi a fondo perduto

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha messo a disposizione delle aziende agricole un fondo di 5 milioni di euro per gli investimenti innovativi, possono accedere al fondo le micro, piccole e medie imprese attive nel settore della produzione agricola primaria, della trasformazione e della commercializzazione di prodotti agricoli.

Le agevolazioni, riconosciute nel limite di 20.000 euro per soggetto beneficiario, sono concesse per l’acquisto e l’installazione di beni strumentali nuovi, materiali e immateriali. Ai fini dell’ammissibilità, le spese devono essere sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione, nonché essere pagate esclusivamente attraverso conti correnti intestati all’impresa beneficiaria e con modalità che consentano la piena tracciabilità.

Sono agevolati gli acquisti in beni materiali strumentali nuovi da parte delle imprese agricole che determinano il reddito agrario ai sensi dell'art. 32 del TUIR, o per i soggetti che effettuano investimenti in beni immateriali strumentali compresi nell’elenco di cui all’allegato B annesso alla l. n. 232/2016, come integrato dall’art. 1, comma 32, della l. n. 20/2017. Si tratta dei beni immateriali (software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni) connessi a investimenti in beni materiali Industria 4.0.

I termini di presentazione delle domande di agevolazione saranno definiti con successivo provvedimento del Direttore generale per gli incentivi alle imprese del Ministero, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e nel sito Internet del Ministero.

25nov 2021

SIMEST: nuovi bandi nel 2022

I bandi Simest, che usciranno nel 2022, torneranno a finanziare sette tipologie di interventi.

Lo stanziamento previsto dal Ddl di accompagnamento alle legge di Bilancio, pari a 1,5 miliardi all’anno fino al 2026 per la quota di finanziamento agevolato e a 150 milioni di euro annui sullo stesso periodo per la parte a fondo perduto.

I bandi attualmente aperti nell’ambito del Pnrr sono tre e scadono mercoledì 3 dicembre.

La misura per la transizione digitale e verde delle Pmi prevede che una quota dei fondi pari almeno al 50% debba essere destinata a investimenti per la transizione digitale. La quota residua può essere destinata a investimenti per la transizione ecologica e la competitività internazionale. L’importo massimo finanziabile ammonta a 300mila euro. La durata del finanziamento è di sei anni, di cui due di pre-ammortamento. Lo strumento è riservato alle Pmi costituite in forma di società di capitali, con un fatturato export di almeno il 10% nell’ultimo anno o del 20% nell’ultimo biennio.

Il secondo strumento è relativo alla partecipazione delle Pmi a fiere e mostre internazionali, anche in Italia. Il finanziamento deve essere destinato per almeno il 30% a spese digitali. L’ importo massimo finanziabile ammonta a 150mila euro, ma non può superare il 15% dei ricavi risultanti dall’ultimo bilancio approvato e depositato dall’impresa. La durata del finanziamento è di 4 anni, di cui uno di pre-ammortamento.

Il terzo è relativo allo sviluppo del commercio elettronico delle Pmi in paesi esteri e agevola la realizzazione di un progetto di investimento digitale per la creazione o miglioramento di una piattaforma e-commerce di proprietà o l’accesso a una piattaforma di terzi per la commercializzazione di beni o servizi prodotti in Italia o con marchio italiano.

Le misure classiche di sostegno previste da Simest riguardano la partecipazione a fiere internazionali, i programmi di inserimento sui mercati esteri, l’acquisizione dei servizi di un temporary export manager, la realizzazione di investimenti in ambito “e-commerce”, la realizzazione di studi di fattibilità, l’assistenza tecnica all’estero e la patrimonializzazione.

18nov 2021

INVESTIMENTI PUBBLICITARI: pubblicato il decreto

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che riporta il regolamento recante modalità per la concessione di un contributo, sotto forma di credito di imposta, sugli investimenti pubblicitari in favore di leghe e società sportive professionistiche e di società e associazioni sportive dilettantistiche.

I soggetti interessati devono presentare apposita domanda al Dipartimento per lo sport della Presidenza del Consiglio dei ministri, entro il 1° aprile 2021, mediante un modulo reso disponibile dallo stesso Dipartimento sul proprio sito istituzionale entro il 1° febbraio 2021.

Il credito d'imposta è utilizzabile, a decorrere dal quinto giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dell'elenco dei soggetti beneficiari, esclusivamente in compensazione.

18nov 2021

NUOVA SABATINI: rifinanziata fino al 2027

L’ultima versione del Ddl di Bilancio rifinanzia la nuova Sabatini con 900 milioni di euro fino al 2027 (240 milioni per il 2022 e il 2023, 120 milioni per gli anni dal 2024 al 2026 e 60 milioni per il 2027).

L’agevolazione (introdotta dall’articolo 2, comma 4, del Dl 69/2013) consiste nella concessione di finanziamenti alle Pmi per acquistare, anche in leasing, macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali a uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali.

Il finanziamento può essere assistito fino all’80% dalla garanzia del Fondo Pmi e dev’essere interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili. È previsto anche un contributo del Mise pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di 5 anni e di importo uguale all’investimento, a un tasso d’interesse annuo pari al 2,75% (elevato al 3,575% per investimenti in tecnologie “Industria 4.0”).

18nov 2021

CREDITO D’IMPOSTA SERVIZI DIGITALI: domande entro il 20 novembre

Per la presentazione delle domande le imprese editrici di quotidiani e periodici interessate hanno tempo fino al 20 novembre 2021.

Il bonus è pari al 30% delle spese effettivamente sostenute nel 2020 per l’acquisizione dei servizi di server, hosting e manutenzione evolutiva per le testate edite in formato digitale, e per information technology di gestione della connettività.

Il credito d’imposta è riconosciuto, entro il limite massimo di 10 milioni di euro. Qualora il totale dei crediti d’imposta richiesti risulti superiore alle risorse disponibili, si procede al riparto proporzionale tra tutti i soggetti aventi diritto.