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14apr 2020

GARANZIA SACE: come funziona

E’ stato messo a punto dal decreto Liquidità uno strumento straordinario per far arrivare alle imprese italiane, di qualsiasi dimensione, i finanziamenti necessari per fronteggiare l’emergenza Coronavirus: la garanzia offerta dalla SACE, denominata “Garanzia Italia”.

Grazie a 200 miliardi di euro di garanzie di Stato stanziati dal Decreto "Liquidità", si vuole supportare le imprese rilasciando garanzie a condizioni agevolate, controgarantite dallo Stato, sui finanziamenti erogati dagli istituti di credito per aiutarti a reperire liquidità e finanziamenti necessari per fronteggiare l’emergenza Coronavirus assicurando così continuità alle attività economiche e d’impresa.

Come funziona:

- l’impresa richiede alla banca (o altro soggetto abilitato all'esercizio del credito) di sua fiducia un finanziamento con garanzia dello Stato;

- il soggetto finanziatore verifica i criteri di eleggibilità e, in caso di esito positivo del processo di delibera, inserisce la richiesta di garanzia nel portale online di SACE;

- SACE processa la richiesta e, riscontrato l’esito positivo del processo di delibera, le assegna un Codice Unico Identificativo (CUI) ed emette la garanzia, controgarantita dallo Stato;

- il soggetto finanziatore eroga al richiedente il finanziamento richiesto con la garanzia di SACE controgarantita dallo Stato.

Le garanzie di Stato sui finanziamenti concessi dalle banche potranno essere richieste fino al 31 dicembre 2020 e saranno disponibili per qualsiasi tipologia di impresa indipendentemente dalla dimensione, dal settore di attività e dalla forma giuridica.

La durata dei finanziamenti non potrà essere superiore a 6 anni con la possibilità per le imprese di avvalersi di un preammortamento di durata fino a 24 mesi.

Il costo complessivo per il richiedente sarà costituito dal costo di finanziamento specifico - tasso di interesse incluso margine - definito da ciascun soggetto finanziatore, e dal costo della garanzia. Il costo dei finanziamenti coperti dalla garanzia deve essere inferiore al costo che sarebbe stato richiesto dal soggetto o dai soggetti eroganti per operazioni con le medesime caratteristiche ma prive della garanzia.

Le aziende beneficiarie del finanziamento si impegneranno a gestire i livelli occupazionali attraverso accordi sindacali.

SACE si impegnerà a gestire online le domande accolte dai soggetti finanziatori e ad emettere la garanzia controgarantita dallo Stato.

Lo stesso Decreto, inoltre, prevede per tutte le PMI (imprese fino a 499 dipendenti) l’intervento prioritario diretto del Fondo Centrale di Garanzia, a tal fine rafforzato, con garanzia pubblica del 100% per i prestiti fino a 800mila euro.

10apr 2020

FONDO PMI: il meccanismo

L’ultima versione del «Decreto liquidità» restringe ancora le regole sulle garanzie del Fondo centrale PMI.

Per rispettare i vincoli del Temporary Framework europeo sugli aiuti di Stato, si specifica che anche nel caso di garanzie al 90% ci saranno dei tetti, l’importo dei prestiti non potrà superare, alternativamente:

- il 25% del fatturato 2019 del beneficiario;

- il doppio della spesa salariale annua del 2019 o dell’ultimo anno disponibile (o i costi stimati per i primi due anni di attività se l’azienda è nata dopo il 1° gennaio 2019);

- il fabbisogno per costi del capitale di esercizio e per costi di investimento nei successivi 18 mesi, nel caso di PMI, e nei successivi 12 mesi se invece si parla di “small mid cap” fino a 499 dipendenti (servirà un’autocertificazione).

Confermati invece i tetti relativi alle operazioni garantibili al 100% o al 90% statale più il 10% dei consorzi fidi.

Quanto ai miniprestiti fino a 25mila euro garantiti al 100% bisogna tenere presente che il valore del prestito non potrà comunque superare il 25% dei ricavi. In pratica 25mila euro si ottengono solo se si ha un fatturato di almeno 100mila euro, sotto questa soglia l’aiuto cala. Comunque, anche nel caso dei prestiti che non prevedono valutazione da parte del Fondo di garanzia, resta comunque la facoltà della banca di erogare o meno il finanziamento.

Confermata la possibilità di attestazione ex post della documentazione antimafia. Confermata anche la durata massima del finanziamento a 6 anni.

10apr 2020

CAMERA DI COMMERCIO DELLE MARCHE: pubblicato il “Bando internazionalizzazione 2020”

La Camera di Commercio delle Marche intende sostenere le imprese del territorio che hanno preso parte alle manifestazioni fieristiche internazionali nel primo trimestre 2020.

Il presente intervento è inoltre cofinanziato dalla Regione Marche e le risorse complessivamente stanziate ammontano a € 1.700.000,00 di cui:

- € 425.000,00 per le domande relative a manifestazioni fieristiche del 1° trimestre;

- € 1.275.000,00 per i restanti trimestri e con successiva valutazione per la divisione trimestrale.

Sono ammesse ai contributi del presente bando le MPMI delle Marche.

Le manifestazioni, per la cui partecipazione le imprese possono richiedere il contributo sono:

- Fiere a carattere internazionale svolte in un paese estero;

- Fiere a carattere internazionale che si svolgono in Italia, certificate e non;

- Fiere che si svolgono nella Regione Marche.

Viene riconosciuto un contributo pari al 50% delle spese ritenute ammissibili.

La domanda potrà essere presentata dal 16 aprile al 16 maggio 2020, per la partecipazione a fiere del 1° trimestre (1° gennaio – 31 marzo 2020).

10apr 2020

EMERGENZA SANITARIA: proroga del termine di sospensione delle attività inerenti i bandi POR MARCHE FESR 2014-2020

Con Decreto Legge 8 aprile 2020, n. 23, il termine del 15 aprile 2020 per la sospensione dei procedimenti amministrativi, previsto dai commi 1 e 5 dell'articolo 103 del decreto-legge 17 marzo 2020 n. 18, è stato prorogato al 15 maggio 2020.

Ciò al fine di agevolare le aziende nei relativi adempimenti amministrativi che l’attuale periodo di emergenza epidemiologica ha reso particolarmente difficoltosi.

Nella sostanza, viene prorogata al 15 maggio 2020 la sospensione dei termini ordinatori o perentori, propedeutici, endoprocedimentali, relativi allo svolgimento di procedimenti amministrativi per la gestione e rendicontazione dei progetti inerenti i bandi del POR MARCHE FESR 2014-2020 ed i bandi regionali a sostegno del sistema produttivo.

09apr 2020

MARCHI STORICI: iscrizione dal 16 aprile 2020

A partire dal 16 aprile sarà possibile presentare domanda per entrare nell’elenco tenuto dal Ministero dello Sviluppo Economico.

L’iscrizione, che interesserà i marchi con almeno 50 anni di vita (sono circa 850), potrà essere richiesta attraverso una domanda telematica all’Ufficio italiano brevetti e marchi (Uibm). Per presentare l’istanza bisognerà pagare un bollo da 15 euro.

Per entrare nell’elenco non è obbligatorio avere una registrazione del marchio attiva e regolarmente rinnovata. Laddove la si abbia, la strada sarà ovviamente più facile: bisognerà indicare solo gli estremi della prima registrazione e dei rinnovi successivi.

In caso di marchio non registrato, invece, bisognerà provare che vi sia stato un uso effettivo e continuativo da almeno 50 anni. Le prove potranno essere molto diverse: campioni di imballaggi, etichette, listini di prezzi, cataloghi, fatture, documenti di spedizione o esportazione, fotografie, inserzioni su giornali e dichiarazioni scritte.

L’accesso al registro (dalla durata illimitata e non sottoposto a rinnovi) darà, in concreto, la possibilità di utilizzare un logo «marchio storico» accanto a quello del proprio marchio. Si tratta, quindi, di un meccanismo che parte con l’obiettivo di supportare campagne promozionali delle imprese storiche, prevalentemente all’estero.