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13nov 2017

REGIONE MARCHE: approvata graduatoria imprese singole a valere sul bando cultura

La Regione Marche ha approvato in data 10 novembre 2017, la graduatoria dei progetti ammessi delle imprese singole a valere sul bando POR MARCHE 2014-2020 “Sostegno alla innovazione e aggregazione in filiere delle PMI culturali e creative, della manifattura e del turismo ai fini del miglioramento della competitività in ambito internazionale e dell’occupazione.

Le risorse messe a disposizione per questo bando ammontavano a € 3.279.976,94 di cui il 40%, pari a € 1.311.990,78, destinato alle imprese in forma singola. Su 65 domande ritenute ammissibili 31 sono risultate finanziabili.

Di prossima pubblicazione la graduatoria delle imprese in filiera.

13nov 2017

VOUCHER EXPORT ADVANCED: aggiornate le faq dal MiSE

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha aggiornato le faq relative al bando Voucher Export per accedere agli incentivi per l’internazionalizzazione. Il bando si rivolge a tutte le tipologie di imprese e non solo alle società di capitali.

Nel caso non vengano raggiunti i livelli di fatturato export tali da poter ricevere l’erogazione del contributo aggiuntivo pari a € 15.000,00, l’importo del voucher advanced stage non subisce alcuna decurtazione e non è prevista l’applicazione di nessuna sanzione.

La possibilità di ottenere il contributo aggiuntivo è legato al raggiungimento dei seguenti obiettivi:

- incremento del volume d’affari derivante da operazioni verso Paesi esteri registrato nel corso del 2018, ovvero nel corso del medesimo anno e fino al 31 marzo 2019, rispetto al volume d’affari derivante da operazioni verso Paesi esteri conseguito nel 2017, almeno pari al 15%;

- incidenze percentuale del volume d’affari derivante da operazioni verso Paesi esteri sul totale del volume d’affari, nel corso del 2018, ovvero nel corso del medesimo anno e fino al 31 marzo 2019, almeno pari a 6%.

Per agevolare le imprese, è possibile iniziare a compilare la domanda a partire dalle ore 10:00 del 21 novembre 2017.

10nov 2017

REGIONE MARCHE: incentivi a favore dei disoccupati

La Regione Marche promuove i tirocini a favore di soggetti disoccupati residenti nell’area marchigiana del cratere e/o che lavorano in realtà economico produttive, ubicate nella zona del cratere e aiuti in caso di assunzioni.

Le risorse messe a disposizione ammontano a € 2.500.00,00 di cui € 1.500.00,00 per l’attivazione di tirocini € 1.000.000,00 per favorire le assunzioni.

Sono previsti contributi pari a:

- massimo € 10.000,00 in caso di assunzione con contratto a tempo indeterminato;

- massimo € 5.000,00 in caso di assunzione con contratto a tempo determinato di almeno 24 mesi. Il tirocinante avrà diritto a un’indennità mensile pari a 500 euro lorde.

Potranno accedere al bando:

- Soggetti promotori; Centri per l’impiego, l’orientamento e la formazione (CIOF);

- Soggetti ospitanti: datori di lavoro privati; possono assumere personale dipendente ed essere creditori della prestazione di lavoro;

- Disoccupati.

La durata del tirocinio va dai 3 ai 6 mesi.

La scadenza è fissata per il 30 giugno 2018.

09nov 2017

BONUS FORMAZIONE: pubblicato l’elenco delle attività agevolate dal credito d’imposta

Il Governo ha pubblicato la lista degli ambiti in cui si potranno svolgere le attività formative incentivate per acquisire o consolidare le conoscenze delle tecnologie del piano Industria 4.0. Ambiti che sono divisi in tre categorie: «vendita e marketing», «informatica» e «tecniche e tecnologie di produzione».

Di ciascuna di queste tre categorie contenute in un allegato alla manovra, finora non reso pubblico, vengono elencate le 106 “voci” che possono essere oggetto di formazione e possono dunque accedere il credito d’imposta del 40% (fino ad un importo massimo annuale di 300 mila euro) a patto che l’attività formativa in ognuna di queste 106 materie sia legata a una tecnologia o competenza 4.0.

L’incentivo riguarderà le spese relative al solo costo aziendale del personale dipendente per il periodo in cui viene occupato in formazione 4.0 con l’esclusione delle attività legate alla normativa in materia di salute, ambiente e sicurezza sul lavoro. Le attività di formazione dovranno essere pattuite attraverso contratti collettivi aziendali o territoriali . Il credito d’imposta deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno di spesa e in quelle relative ai periodi di imposta successivi fino a quando se ne conclude l’utilizzo ed è utilizzabile in compensazione a decorrere dall’anno successivo a quello in cui sono stati sostenuti i costi.

Ma chi potrà erogare la formazione 4.0? Il MiSE dovrà adottare un decreto attuativo entro 90 giorni per definire meglio i meccanismi della misura e punta a non stringere troppo la platea dei formatori. Che dovrebbero comprendere società specializzate e di consulenza, università, Its, «competence center» (i poli di eccellenza che aiuteranno le Pmi in industria 4.0), enti regionali di formazione e anche gli stessi fornitori delle tecnologie che potrebbero affiancare al bene digitale anche attività di formazione.

La legge di bilancio, a meno di modifiche in Parlamento, per ora stanzia solo 250 milioni (meno di quanto previsto nelle prime bozze). E affida al ministero dell’Economia il compito di monitorare l’andamento della misura e verificare la spesa delle risorse disponibili decidendo quando saranno quasi esaurite se sospendere l’utilizzo del codice tributo che consente di spendere il bonus in compensazione oppure, nel caso la misura sia rifinanziata, se continuare ad utilizzarlo.

08nov 2017

VOUCHER DIGITALIZZAZIONE PMI: faq del Mise

Possono accedere all’agevolazione “voucher digitalizzazione PMI” anche gli studi professionali purché svolgano la propria attività in forma di impresa e siano iscritti, alla data di presentazione della domanda, al Registro delle imprese.

Sono questi alcuni dei chiarimenti forniti dal MiSE, nell’ambito delle FAQ pubblicate sul proprio sito. Si ricorda che detto incentivo si sostanza nella concessione di un contributo, di importo non superiore a 10 mila euro, pari al 50% del totale delle spese sostenute per l’acquisto di software, hardware e/o servizi specialistici da parte di micro, piccole e medie imprese, nel rispetto del regolamento che disciplina gli aiuti a titolo “de minimis”.

Sul piano operativo, il D.M. 24 ottobre 2017 ha definito le modalità e i termini di presentazione delle istanze. In particolare, le domande potranno essere presentate dalle imprese esclusivamente tramite la procedura informatica accessibile nella sezione “voucher digitalizzazione” del sito web del Ministero, a partire dalle ore 10.00 del 30 gennaio 2018 e fino alle ore 17.00 del 9 febbraio 2018.

Non è previsto un ordine cronologico per l’attribuzione dei voucher e, quindi, le domande presentate nel periodo di apertura dello sportello sono considerate come pervenute nello stesso momento. Nel caso in cui le risorse disponibili a livello regionale non siano sufficienti a coprire le richieste pervenute da parte delle imprese è prevista una procedura di “riparto” delle risorse finanziarie in proporzione alle richieste effettuate dalle singole imprese.

Le spese dovranno essere sostenute solo successivamente all’assegnazione del voucher, pertanto l’avvio del progetto dovrà essere successivo alla pubblicazione del provvedimento “cumulativo” di prenotazione del voucher e ultimato entro 6 mesi dalla pubblicazione del provvedimento cumulativo.

Il progetto di digitalizzazione e ammodernamento tecnologico deve essere ultimato entro 6 mesi dalla pubblicazione del provvedimento cumulativo di prenotazione del voucher. Per “data di ultimazione” si intende la data dell’ultimo titolo di spesa ammissibile riferibile al progetto stesso.

Nell’ambito delle FAQ pubblicate sul proprio sito istituzionale, il MiSE precisa che l’agevolazione non è cumulabile “con altri contributi pubblici concessi a valere sugli stessi costi ammessi”. In particolare, il divieto di cumulo agisce solo qualora i suddetti contributi pubblici siano inquadrabili come “aiuti di stato”. Il voucher risulta, invece, fruibile unitamente a tutte le misure di carattere generale che, prevedendo benefici applicabili alla generalità delle imprese, non sono da considerare aiuti di Stato e non concorrono, quindi, a formare cumulo, quali ad esempio il super e iper ammortamento.